I Longobardi, grandi devoti di Wotan (Odino) loro Dio protettore, arrivati in Italia a cavallo del VI secolo, abbandonano il culto pagano e l’Arianesimo di una prima conversione e ritrovano nell’immagine del Guerriero Celeste un riferimento che ben conoscevano e fanno dell’Arcangelo Michele il loro Santo Protettore.
Edificano diverse Basiliche partendo da Pavia, capitale del regno e, giunti nel Gargano, fanno della Grotta il loro Santuario Nazionale. Michele unirà, nella sua devozione e nel suo culto, la Longobardia Major con la Langobardia Minor.
L’opera di conversione sarà completata dalla regina Teodolinda che trova appoggio importante nel missionario irlandese Colombano di Bobbio.Tra le Regine longobarde molto devote a San Michele ricordiamo Ansa,moglie di Desiderio, che promosse la fondazione del monastero di San Michele e Pietro a Brescia -attuale San Salvatore – senza dimenticare l’importante ristrutturazione del Santuario nella Grotta di Monte Sant’Angelo.
In accordo con Re Desiderio fa costruire la LONGA PORTICUS, un vero e proprio programma edilizio di ricostruzione degli ambienti con un ospitale per pellegrini.